mercoledì 23 maggio 2012

delusioni e scoperte librarie

In libreria l'avevo visto e l'avevo anche preso in mano, ma poi, quando ho visto che si trattava di racconti, non l'avevo comperato.
Mia sorella, invece, ci è cascata: l'ha preso e me l'ha passato prima ancora di leggerlo.



L'autore lamenta che le case editrici non pubblicano volentieri e il pubblico non vuole comperare libri di racconti, mentre il genere, a lui, piace moltissimo.
Io faccio parte della massa del pubblico: il racconto, così breve, mi lascia insoddisfatta. Non hai fatto in tempo ad entrare in un personaggio, in una situazione, che già ne devi uscire per catapultarti in un'altra dimensione....Insomma a me piacciono i libri belli grossi e le storie complesse.
Ma a parte questo impasse iniziale, il libro l'ho letto. Quasi tutto. Mi sono arenata su uno degli ultimi episodi ( quello della bambina che si ferisce i piedi sul vetro), perchè mi metteva ansia, mi sentivo a disagio e, tutto ad un tratto, mi sono chiesta perchè mai mi sentissi obbligata a proseguire. BASTA! Di tutti i racconti, alcuni mi lasciavano sconcertata, alla fine: perchè erano stati scritti? Erano una piccola cronaca senza niente di rilevante. Altri, grotteschi e decisamente surreali, mi lasciavano sconcertata in un altro senso: mi chiedevo perchè? E poi una certa truculenza, mi infastidiva.....Insomma una delusione. Soprattutto perchè Ammanniti mi piace moltissimo come scrive. Certamente il difetto è mio, non dell'autore, che riceve consensi ovunque e quindi non a me deve dar retta, ma a chi più di me ne sa....

In apparente contraddizione con me stessa, invece, devo parlare di Andrea Vitali. Un altro scrittore piacevolissimo, con una scrittura che ti acchiappa e ti fa andare avanti capitolo dopo capitolo senza interruzione. Il difetto, però, quale è? L'inconsistenza delle storie. Tranne un paio di libri belli corposi: La figlia del podestà e Olive comprese, gli altri romanzi sono racconti stirati fino a raggiungere la consistenza del romanzo. Insomma sono storielline leggere leggere, ma tirate per le lunghe con una scrittura divertente e rilassante.



Vitali si legge in un soffio, con gran piacevolezza. La sua ricerca di nomi e cognomi è famosa e davvero divertente, la vita di Bellano, specialmente nel periodo del ventennio, è ben raccontata. Ma alla fine, le storielle le dimentichi subito......volano via come niente!




Tutto questo, naturalmente, a mio personalissimo parere e senza alcuna pretesa di critica letteraria. Voglio solo dire che due autori che mi piacciono moltissimo e di cui ho comprato tutti i libri, spesso mi deludono!

Un autore, invece, che non mi ha mai deluso, finora, è Gianrico Carofiglio. Non è molto che l'ho scoperto, ma dopo il primo libro, ho comprato tutti gli altri.





Carofiglio, oltre che scrittore, è un magistrato e quindi conosce a fondo il mondo di cui parla nei suoi libri di genere thriller legale. Il personaggio è l'avvocato Giudo Guerrieri e nel susseguirsi dei racconti, oltre a dover seguire il caso a cui sta lavorando, seguiamo anche la sua vicenda sentimentale, dalla depressione per la separazione dalla moglie, al nuovo amore, che però finisce,  al nuovo incontro che, forse....La scrittura è moderna, viva, veloce. Bellissima. Oltretutto ci fa conoscere Bari quasi come se la girassimo insieme ai suoi personaggi.



Una scrittrice che è stata una bella sorpresa è Bianca Pitzorno. Me l'ha fatta conoscere la mia collega, quando ancora lavoravo, come scrittrice di libri per bambine. Ne ho letti cinque o sei e mi sono piaciuti tanto. Si svolgono negli anni cinquanta, forse per questo mi ci sono ritrovata.




avrei voluto comprarli tutti, e facendo una piccola ricerca, ho scoperto che questa scrittrice, oltre ad aver lavorato per molti programmi della rai, ha una produzione vastissima!
Per ora ne ho uno, ma se scoprirò che alla Bea piace, comprerò tutto il resto.
Ha scritto anche per adulti e questo libro mi ha davvero stupito:


mentre lo leggevo, i nomi non mi parevano nuovi...c'era un collegamento con qualcosa...e alla fine mi sono trovata a leggere la storia di Jane Eyre, da un altro punto di vista e con un finale a sorpresa. Molto originale e simpatico!

Gli scrittori "nuovi" italiani sono tanti e quasi tutti bravissimi. Ci vorrebbe un tempo doppio per poter leggere tutto....accidenti! E' impossibile!









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