domenica 5 agosto 2012

Bretagna - Seconda puntata


La scelta del campo base fatta da Dindi si è rivelata così azzeccata da rappresentare  il luogo ideale per trascorrere un'intera vacanza di relax. Gli ingredienti ? il verde, i fiori, il silenzio, gli spazi aperti












e per lustrarci gli occhi una gran bella piscina....




 La nostra gite è davvero accogliente, arredata con semplicità e gusto, con tante cornici alle pareti piene di vecchie foto in bianco e nero, messe lì apposta per farti sentire a casa. L'hanno chiamata l'Orangerie, perchè un tempo fungeva da serra e chissà quanti profumi ha custodito!










Ma non siamo arrivati fin qui per farci cogliere dalla pigrizia. La Bretagna ci aspetta con tutti i suoi tesori. Giorgio e Dindi hanno già visitato la regione altre volte e sanno come programmare le giornate.
Domenica si punta sulla costa nord orientale, chiamata Cote d'Emeraude.

Anche qui , come del resto lungo tutte le sue coste, è un susseguirsi di insenature spesso profonde dove le rocce a picco sul mare si alternano a spiagge levigate, frutto di una marea che sale e scende disegnando il paesaggio a suo piacimento.
Le giornata è stupenda, piena di sole; la temperatura è attenuata dalla brezza che soffia dal mare e gonfia le vele delle barche impazienti di prendere il largo.







La Bretagna ha fama di essere una regione piovosa ma oggi è davvero difficile crederlo. Passeggiando per le strade del paese si scoprono giardini piccolissimi ricchi i fiori eccezionalmente rigogliosi.







Più avanti, proseguendo lungo la costa, si aprono ampie insenature sabbiose chiamate, per via del loro colore, les sables d'or.





Più che sabbie d'oro potrebbero essere definite sabbie fantasma, perchè spariscono e riappaiono per effetto dell'alta marea.
In auto ci avviciniamo alla punta estrema del promontorio, chiamato Cap Fréhel dove si trova un grande faro.




In contrasto con il blu intenso del mare spiccano il giallo luminoso della ginestra e il rosso cupo dell'erica.





Questo paesaggio mi ricorda i fiordi scandinavi e le rupi a picco sul mare di Capo Nord. In una giornata così limpida e da un punto di osservazione così speciale sembra di scorgere sulla linea dell'orizzonte, dove l'azzurro del mare e del cielo si incontrano, una lingua di terra. Sarà forse la Cornovaglia? No, troppo lontana... è solo un'illusione ottica.
Riprendiamo un attimo fiato, godendoci il panorama mentre i gabbiani si radunano a frotte sugli scogli con il loro assordante richiamo e prima di rientrare alla gite non ci perdiamo la visita di Fort la Latte.
Fort la Latte è un castello che , come il Faro, si trova in posizione strategica sulla punta di un promontorio.



Si racconta che sugli spalti di questo castello siano state girate alcune scene del film "I Vichinghi", un colossal degli anni '50 con Kirk Douglas e Tony Curtis. Sulla veridicità di questa informazione ho qualche dubbio, dal momento che secondo altre fonti il film fu girato in Croazia e in Norvegia. Ma la cosa mi sembra di secondaria importanza. Certo che tutte le leggende che permangono nella tradizione popolare di questa regione incoraggiano a dare spazio alla fantasia, il che mi sembra un ottimo esercizio per liberare la mente e sollevare lo spirito.








La prima giornata della nostra vacanza è stata ben spesa. Possiamo archiviarla con soddisfazione.

1 commento:

  1. ma questo è il resoconto di un viaggio di una persona tra tante o di una scrittrice nata ?
    Sei formidabile è come esserci a leggere ! E Dindi non è da meno

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