mercoledì 26 settembre 2012

I miei vignettisti


Mianna ha ragione: dobbiamo parlare anche dei vignettisti! Tra di loro ci sono eccellenti illustratori che sanno anche raccontare storie e storielle, a volte con un'ironia sottile, che conquista i lettori facendoli sorridere di se stessi, dei propri tic, del proprio tempo.
Secondo me il maestro per eccellenza in questo campo è Charles Schulz, il papà si Snoopy ,Linus e Charlie Brown.



La sua prima striscia a fumetti con cadenza regolare fu pubblicata nel 1947 dal St. Paul Pioneer Press, e si intitolava Li'l Folks. Anche il Saturday Evening Post accettò di pubblicare alcune vignette dei Li'l Folks. Fu in queste strisce che apparve per la prima volta Charlie Brown, così come un cane somigliante a Snoopy. Nel 1950 propose i suoi lavori alla United Features Syndicate, e i Peanuts furono pubblicati per la prima volta il 2 ottobre 1950.
Schulz ha richiesto nel suo testamento che i personaggi dei Peanuts rimanessero genuini e che non si disegnassero nuove strisce basate sulle sue creature. Fino ad oggi le sue volontà sono state rispettate, e le vecchie strisce continuano a essere ripubblicate su quotidiani e riviste.

 
 
Un'altra striscia che mi ha sempre divertita molto è quella sul mago Wiz, ideata da John Hart, il disegnatore di B.C., altro fumetto strepitoso.
 
 
 
Dato che Hart non voleva fare di wizard of Id un clone di B. C., ne affidò la realizzazione grafica all'amico Brant Parker.




Pubblicata dal 1964, è ambientata in un castello medievale popolato da personaggi comici e sarcastici con modi di pensare e problemi quotidiani decisamente più da ventesimo secolo che da Medioevo.
Hart è considerato uno dei maggiori disegnatori di strip ed il padre di uno stile grafico e umoristico ben definito tanto che il suo genio creativo è stato fonte di ispirazione per diversi autori di strisce satiriche in tutto il mondo.
Prima di conoscere Hart, Parker aveva lavorato anche agli studios di Disney. La loro amicizia, cambiò la vita di enrambi e anche il mondo dei fumetti.Essi rispettarono sempre il talento l'uno dell'altro e ciò avvantaggiò il loro lavoro.





Quino (Joaquim Salvador Lavado), argentino, è il papà di Mafalda, uno dei "bambini terribili per adulti masochisti".
 La contestatariaMafalda nasce nel 1963.






 La genesi della piccola-grande bambina è abbastanza strana: doveva infatti servire per pubblicizzare una marca di elettrodomestici: la Mansfield il cui logo conteneva una M e una A (da cui Mafalda, una bambina piena di idee per migliorare il mondo). Quino non fece quella campagna pubblicitaria ma gli restarono alcune strisce. Nel 1964 la bambina, a cui il nome di Quino è ormai indissolubilmente associato, comparve in tre strisce pubblicate da "Gregorio", supplemento umoristico della rivista "Leoplán", Il 29 settembre Quino inizia a pubblicare regolarmente le strisce di Mafalda su "Primera Plana", il settimanale argentino più importante dell'epoca. Il 9 marzo dell'anno successivo terminò la collaborazione con il settimanale e Mafalda passò sulle pagine del quotidiano "El Mundo". Per il Natale 1966 l'editore Jorge Álvarez pubblicò il primo libro che raccoglieva in ordine cronologico le strisce di Mafalda. La tiratura di 5.000 copie andò esaurita in due giorni.


 
 
Reginald Smythe detto Reg è il creatore della celebre striscia a fumetti Andy Capp, pubblicata in Italia col nome di Carlo e Alice sulle pagine di La Settimana Enigmistica e sulla rivista Eureka, con il suo titolo originale.
 Nei primi anni cinquanta realizzò la striscia The sparks prima di trovare posto come vignettista presso il quotidiano londinese Daily Mirror, nel 1954. Fu proprio il Daily mirror che gli commissionò un nuovo personaggio, un ubriacone rissoso, ma simpatico, per una serie di strisce a fumetti, apparse per la prima volta il 5 agosto 1957. Nell'edizione nazionale, i personaggi (dichiaratamente ispirati ai genitori di Smythe, Andy e Florrie) furono immortalati come Andy e Flo.  Arrivarono negli Stat Uniti soltanto nel 1963.
Dato il grande successo che gli portò la strip, Reg Smythe non portò avanti altri progetti lavorativi, ad eccezione di Buster, (probabile) figlio di Andy e a lui molto simile, nei primi anni sessanta.
Il protagonista di queste strisce si chiama Andy Capp. Pensa e parla di poche cose: donne, rugby, biliardo, freccette e ovviamente la birra. È sposato con Florrie (chiamata però sempre Flo), una donna che lavora onestamente e che sopporta un marito fannullone, che invece di cercare lavoro passa tutta la giornata a dormire sul divano e, quando è sveglio, si piazza al bancone del pub vicino a casa a bere birra. La coppia è sempre indebitata fino al collo e stenta ad arrivare a fine mese, ma la potenza comica della striscia nasconde la drammaticità della vita dei due personaggi.

 
 
 
 
Fumettisti e disegnatori ce ne sono moltissimi altri, ma quelli che io amo sono questi. Questo tipo di comicità mi pare intelligente, oltre che divertente e leggere queste strisce mi procura piacere.
Non amo, invece, quel tipo di vignettisti che fa un disegno al giorno, solitamente di satira politica. Sarà che quelle battute le capisco di rado ( colpa mia, sicuramente), ma quando le capisco mi mettono tristezza, invece di farmi ridere.




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