mercoledì 27 novembre 2013

Pensieri

Questa l'ho trovata su facebook e veniva da  qui: http://liberofb.altervista.org/blog/ ; c'è una firma, immagino di chi l'ha scritta. 
Non so se è una poesia, ma è una serie di pensieri che condivido, anche se non sempre mi  ci sono adeguata, nei miei comportamenti.
Leggiamola insieme e meditiamoci un pochino su....








Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.
(Martha Medeiros)

questo scritto mi ricorda una poesia che ho pubblicato tempo fa,(http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=8625342552974409540#editor/target=post;postID=6599593287006837295;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=19;src=link) di Jacques Brel: Le barche







Le stesse idee sono espresse in questo testo, trovato nello stesso blog, ma qui si concede un po' di più a chi non ha il carattere del lottatore:

Buonanotte a chi ama rischiare. A chi mette tutto in discussione.
A chi non pensa ai “se” e ai “forse”.
A chi si lancia senza vedere cosa c’è al di sotto.
A chi usa qualsiasi mezzo pur di osare.
A chi crede che anche le cose più imprevedibili possano accadere. A chi non rinuncia a nulla.
Buonanotte a chi ci prova e non molla, almeno sa di aver tentato.
Buonanotte a chi ha paura. Ai timidi. A chi crede di non farcela e si scoraggia già in partenza. A chi ha perso senza aver lottato. A chi ha paura di ricevere un no. A chi si pone dei limiti da solo/a.
A chi vive di rimpianti di non aver provato, di non aver detto, di non esserci stato/a. A chi la risposta giusta arriva sempre dopo.
A chi vorrebbe tornare indietro nel tempo.
Buonanotte a chi capisce tardi che certi treni non ripassano più. Forse a volte ripassano e sono quelli giusti, chissà. Buonanotte a tutti!
(A. Gravina)


Teniamo conto che non siamo tutti uguali, ma che tutti cerchiamo di fare del nostro meglio, per vivere una vita serena.




1 commento:

  1. Beh, mi conosci, la prima poesia sembra scritta per me.. Dove esiste un'altra pessimista e ipocondriaca come me?? In nessuna parte del mondo!!!!

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