mercoledì 26 novembre 2014

Il Barone Rosso



Manfred von Richthofen è stato aviatore e ufficiale tedesco, ricordato come asso dell'aviazione, più precisamente ,come l'asso degli assi, avendo ufficialmente accreditate 80 vittorie.
Eroe dei tedeschi e rispettato dai suoi nemici, Manfred von Richthofen fu una della principali figure della prima guerra mondiale, ricordato con l'appellativo di Barone Rosso.

Talento puro dell'aviazione, ottenne ottanta vittorie aeree durante il conflitto del 1914-1918, prima di essere abbattuto il 21 aprile 1918 dal capitano Arthur Roy Brown durante l'ennesimo combattimento aereo sulle linee inglesi attestate nel dipartimento francese della Somme. Avrebbe compiuto, da lì a undici giorni, ventisei anni.

Quello che per i francesi era le diable rouge e per gli inglesi the red baron era nato a Breslavia nel 1892 sotto il regno del Kaiser Guglielmo II.
In gioventù aveva praticato caccia ed equitazione e nella primavera del 1911, dopo aver completato l'addestramento nel corpo dei cadetti, era stato assegnato come alfiere al 1° reggimento Ulani "Imperatore Alessandro III".




Dopo aver combattuto anche in trincea su diversi fronti, si guadagnò la Croce di ferro.
Nel maggio del 1915 fu accolta la sua domanda d'entrare nella Luftstreitkrafte, cioè in aviazione esuperato l'addestramento, ai primi di giugno venne destinato a Colonia.
Dopo aver operato per qualche mese come osservatore aereo, ebbe il suo primo duello in cielo il 1° settembre del 1915 e rientrò senza troppi danni e senza alcun successo. Segnò la sua prima vittoria nel corso della battaglia della Champagne abbattendo un Farman biposto, che però precipitò dieci chilometri oltre le linee, in territorio alleato, per cui secondo le regole del tempo, non gli fu accreditato.






Nel marzo del 1916 fu assegnato al 2° stormo da combattimento, in quel periodo a Verdun. Ebbe la sua prima vittoria da pilota da caccia abbattendo un Nieuport il 26 aprile 1916, ma , di nuovo, l'aereo cadde entro le linee francesi e non gli fu accreditato.
Finalmente a settembre nei pressi di Cambrai costrinse un aereo inglese all'atterraggio nei pressi di un campo di volo tedesco: fu la sua prima vittoria ufficialmente riconosciuta. Alla fine del 1916 fu decorato con il "Pour le mèrite" in occasione della sua sedicesima vittoria e gli fu affidato il comando della Jasta 11, la squadrglia da caccia che in seguito sarebbe diventata nota come il Circo Volante in virtù dei vivaci colori che decoravano gli apparecchi, ma anche per l'abilità dei piloti , scelti accuratamente da Richtofen.
L'appellativo di Barone Rosso gli venne proprio dal fatto che molti degli aerei da lui pilotati erano completamente dipinti di rosso.

Abbattuto senza conseguenze a metà marzo del 1917, continuò a cogliere una vittoria dopo l'altra.
Il 21 aprile 1918 decollò con altri nove piloti tra cui il  cugino Wolfram, che era alle sue prime missioni di guerra.
Durante il duro scontro con gli aerei della neonata RAF, il Barone Rosso, vedendo il cugino in difficoltà tallonato da un aereo inglese, si buttò all'inseguimento senza avvedersi di essersi portato sopra le linee nemiche.
Colpito dai proiettili provenienti dalle trincee, il suo triplano atterrò intatto. Alcuni testimoni oculari raccontarono che Richthofen era già morto, riverso sulla cloche; altri che sopravvisse ancora qualche minuto prima di emettere un ultimo sospiro.
Purtroppo si racconta anche che dopo questo atterraggio di fortuna, il triplano del Barone Rosso fu preda dei cacciatori di souvenir.






Un caccia inglese lasciò cadere sul campo-base tedesco questo messaggio: " Al Corpo di Aviazione tedesco: il capitano barone Manfred von Richtofen è stato ucciso in battaglia il 21 aprile 1918 e seppellito con tutti gli onori militari".

Le sue spoglie furono ospitate nel cimitero del villaggio di Bertangles vicino Amiens e, finita la guerra, nel 1919 furono trasferite nel Cimitero Militare Tedesco di Fricourt sulla Somme. Il 16 novembre 1925 il feretro del Barone Rosso attraversò il Reno  accolto da una grande folla ; gli furono tributati grandi funerali di stato e fu seppellito insieme ai più grandi eroi tedeschi a Berlino.
Questo cimitero monumentale, dopo la seconda guerra mondiale, si ritrovò nel settore est di Berlino, allora la famiglia, temendo che la tomba non venisse più curata, chiese ed ottenne nel 1976 la traslazione delle spoglie  a Wiesbaden nella cappella di famiglia, vicino a sua madre e a sua nonna.

Il ricordo di questo giovane uomo, carnefice e vittima allo stesso tempo in un guerra costata moltissimo in termini di vite umane, è rimasto vivo nel tempo grazie anche a un notissimo personaggio dei fumetti.








Il Barone Rosso è infatti il nemico contro cui combatte Snoopy, quando immagina di essere un aviatore della prima guerra mondiale.
Queste battaglie immaginarie hanno ispirato la canzone Snoopy vs. The Red Baron di Gernhard e Holler, che ha avuto la versione italiana Snoopy contro il Barone Rosso cantata da Giorgio Gaber.

 




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