sabato 10 gennaio 2015

Attilio Bertolucci-poesie






Attilio Bertolucci (1911-2000) è stato un poeta italiano, padre dei registi Bernardo e Giuseppe..
La poesia di Bertolucci è a suo modo semplice, e immensamente complessa. La sua vocazione alla descrizione e al racconto lo ha naturalmente condotto ad evitare l'intensa liricità della poesia pura ed ermetica per rivolgersi piuttosto ad una lingua poetica intelligibile e alla narrativa in versi. La produzione, che comincia nel 1929, comprende raccolte poetiche, un romanzo famigliare in versi, prose, traduzioni di autori inglesi e francesi come William Wordsworth e Charles Baudelaire. Un intellettuale disponibile, che è stato poeta, traduttore, critico, sceneggiatore, documentarista, ma la cui figura centrale e decisiva resta quella di poeta, come la critica contemporanea gli ha definitivamente riconosciuto.





La rosa bianca

"Coglierò per te
l'ultima rosa del giardino,
la rosa bianca che fiorisce
nelle prime nebbie.
Le avide api l'hanno visitata
sino a ieri,
ma è ancora così dolce
che fa tremare.
È un ritratto di te a trent'anni.
Un po' smemorata, come tu sarai allora."





 




Convalescente

Ancora vita il tuo dolce rumore
dopo giorni bui e muti riprende.
Porta il vento di maggio l’odore
del fieno, il cielo immobile splende.
Gli occhi stanchi colpisce di lontano
il rosso papavero in mezzo al tenero grano








Nessuno

Io sono solo
il fiume è grande e canta
Chi c’è di là?
Pesto gramigne bruciacchiate.
Tutte le ore sono uguali
per chi cammina
senza perché
presso l’acqua che canta.
Non una barca
solca i flutti grigi
che come giganti placati
passano davanti ai miei occhi
cantando.
Nessuno.






Per N. Lontana

Un altro giorno, un'altra notte ancora
senza il caro conforto dei tuoi occhi
mentre l'ala del tempo più e più sfiora
i tuoi capelli lontani.
Estivo è ormai questo silenzio intorno
alla mia casa di campagna e il sonno
dei vivi e dei morti quando il giorno
se ne va.


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