domenica 9 aprile 2017

Verande e bow-windows

Mianna, una volta, ci ha parlato qui: http://ilclandimariapia.blogspot.it/2015/01/lorangerie.html delle orangerie, strutture di vetro usate un tempo dai nobili padroni di dimore patrizie per conservare, in inverno, le piante delicate che temono il freddo.
Io ho sempre desiderato possederne una, ma purtroppo non sono nobile, nè posseggo una dimora patrizia,  quindi mi dovrei accontentare di trasformare il terrazzo in una veranda. Impresa che, data la struttura di casa mia, sarebbe ardua senza dare risultati apprezzabili.
Leggo qui:http://www.misart.it/verande-per-giardino-storia-e-contemporaneita/:

Hanno un nome estremamente poetico, ossia giardini d’Inverno, e si tratta di quelle strutture che nell’intento originario volevano far crescere delle piante in ambienti controllati, e che risale addirittura all’epoca romana. Tuttavia, la possibilità di controllare la temperatura, aumentandola o diminuendola manualmente, è tipica delle serre “attive”, che comparvero in Corea solo molto più tardi, tra il 1438 e il 1450.
Il Giardino d’Inverno vero e proprio nacque nel XVI secolo, quando i ricchi proprietari terrieri dell’Europa del nord cominciarono a coltivare limoni e arance, conosciuti grazie ai traffici di commercianti che provenivano dai paesi che si affacciavano sul Mediterraneo. Tuttavia, mentre in questi luoghi le “Limonaie” erano semplici magazzini con le aperture tamponate da pannelli di legno per riparare le piante dal freddo e dalle intemperie, le “Orangeries” nordeuropee erano strutture realizzate in legno, mattoni o pietra con ampie finestre verticali aperte a sud che, a dispetto del nome, finirono per ospitare una grande varietà di piante.
Nel XVII secolo anche in Olanda e in Inghilterra le piante cominciarono ad essere conservate e protette dai rigori invernali nelle serre.
 Nel XIX secolo ci fu un gran pullulare di Giardini d’Inverno, soprattutto in Inghilterra, dove, durante l’epoca vittoriana le strutture metalliche a protezione di fiori e piante si arricchirono di decori Liberty.
Da quel momento in poi il Giardino d’Inverno iniziò a diffondersi in tutta Europa, trasformandosi gradualmente da struttura botanica a spazio dedicato all’ospitalità, alla socializzazione, al riposo.




























Mi consolo pensando che, di solito, in questi ambienti fa un gran caldo d'estate e piuttosto freddo d'inverno....insomma cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno!
Un'altra struttura che fa parte dei miei sogni è il bow-window. Ma questa è una struttura che è bellissima solo in un certo tipo di case, piuttosto vecchie e, di sicuro, non sulla facciata della mia, di casa.
Certo che un sedile incastrato sotto tre lati di una finestra sarebbe il rifugio ideale per leggere, ricamare, sognare.










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