lunedì 4 dicembre 2017

Santa Barbara

incisione di Jan van Eyck


Il 4 dicembre si festeggia Santa Barbara, perché si racconta che proprio in questo giorno, nel 306, la fanciulla morì martire, torturata con il fuoco dal suo stesso padre. 
 
 
Esistono diverse agiografie della santa, a volte discordi fra loro, ma tutte confermano che fu la fede in Dio a portarla al martirio.
 
Originaria dell'Anatolia, Barbara era figlia di Dioscoro, un uomo di religione pagana, che intendeva chiuderla in una torre per difenderla, a causa della sua grande bellezza, dal mondo esterno e dai pretendenti. Durante i lavori di costruzione della torre, Barbara nota che sono state previste solo due finestre, così ordina agli operai di costruirne una terza, per simboleggiare la Trinità divina, e prima di esservi rinchiusa, si battezza da sola in una piscina adiacente.
 
Quando il padre scopre la nuova fede della figlia, tenta di ucciderla. In un primo tempo Barbara riesce miracolosamente a sfuggirgli, ma viene subito ripresa e trascinata davanti a un magistrato e poiché si rifiuta di abiurare, viene sottoposta a terribili torture. I suoi carnefici cercano di ustionarla, ma le fiamme su di lei si spengono, così infieriscono sul suo corpo tagliandole i seni , colpendola al capo  e costringendola a sfilare nuda per le strade.
 
Infine il padre la trascina in cima a una montagna e la decapita con la sua stessa spada. Mentre scende a valle però, Dioscoro viene colpito e ucciso da un fulmine o da un fuoco mandato dal cielo per punirlo.
 
Per questo Santa Barbara è la protettrice degli artificieri, dei Vigili del Fuoco, dei minatori, dei marinai, degli artiglieri, degli architetti, degli ingegneri ambientali, dei muratori, dei campanari e degli ombrellai.
 
 
 

 
Nonostante le scarse notizie biografiche, il culto di Santa Barbara si diffuse rapidamente sia in Oriente che in Occidente, sulla spinta anche delle numerose leggende, ricche di dettagli tanto fantasiosi quanto irreali, costruite sulla sua vita e sulla sua tragica morte.
Anche i racconti dei numerosi miracoli avvenuti per sua intercessione, contribuirono ad aumentarne la popolarità.

L'imperatore Giustino nel VI secolo avrebbe trasferito le reliquie della martire dall'Egitto a Costantinopoli; qualche secolo più tardi i veneziani le trasferirono nella loro città, collocandole, dopo qualche sistemazione temporanea , nella chiesa di S.Giovanni Evangelista a Torcello e successivamente nella chiesa di San Martino di Burano.


Santa Barbara viene invocata per scongiurare i pericoli del fulmine e della morte improvvisa, il che l'ha fatta entrare nel numero dei santi ausiliatori, un gruppo di quattordici santi alla cui intercessione la tradizione popolare attribuisce particolare efficacia. 
 
 

 
Santa Barbara, a destra della Madonna Sistina, di Raffaello Sanzio
 
 
 
 Nel XV e XVI secolo si assiste ad una grande fioritura di rappresentazioni di Santa Barbara in opere artistiche di autori italiani, fiamminghi e tedeschi.
Spesso viene rappresentata con oggetti che accompagnano la sua leggenda, come la torre con tre finestre, o, in quanto martire, viene associata alla palma, alla corona o al diadema, o alla spada con cui fu uccisa.





Altri oggetti a lei associati, specialmente dopo il XV secolo, sono il calice e l'ostia, a rappresentare l'accompagnamento cristiano alla morte.




Santa Barbara in un'icona russa del XVIII secolo

Santa Barbara viene generalmente rappresentata riccamente vestita, come in questo dipinto di Francisco Goya, ma fino a prima del Concilio di Trento, esistevano opere in cui appariva seminuda.








Il grano di Santa Barbara è una delle tradizioni natalizie più popolari del sud della Francia, in particolare in Provenza, e si svolge ogni anno il 4 dicembre, nel giorno a lei dedicato.







La tradizione è quella di seminare semi di grano che vengono disposti in tre piattini, detti seitoun, coperti di cotone umido e lasciati germogliare. Il grano di Santa Barbara ben germogliato è simbolo di prosperità per l'anno che segue: la credenza popolare dice , in lingua provenzale, " Quand lou blad vèn bèn, tout vèn bèn. !"  - Quando il grano cresce bene, tutto va bene.





I piattini , che simboleggiano la Santissima Trinità, fanno parte della decorazione della tavola della Vigilia di Natale. Il 25 dicembre, la padrona di casa  adorna i grani con nastri gialli e rossi e a partire dal 26 dicembre vengono posti vicino al presepe fino all'Epifania.





 

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